Il 30 agosto 1754 Airola fu dichiarata “Città”
“L’articolo riporta notizie storiche tratte da testi di chi da sempre, con passione e dedizione, si è occupato della storia di Airola. Il nostro obiettivo è sottolineare l’importanza e il dovere del ricordo e affidarlo con speranza alle future generazioni” (Ettore Ruggiero)
IO RE CARLO DI BORBONE, CON DECRETO DEL 30 AGOSTO 1754, CONFERISCO ALLA GENTE DELLA TERRA DI AIROLA IL PRIVILEGIO DEL TITOLO DI CITTA’
Era l’epoca del Duca di Airola Bartolomeo II, allorché il Re Carlo di Borbone, con proprio decreto, conferiva tale privilegio.
Il feudo airolano sin dal 1732, era nelle mani del Duca Bartolomeo II, Principe della Riccia e nipote di Antonietta Caracciolo.
A metà del XVIII secolo Bartolomeo II era uno degli uomini più potenti e ricchi del Regno
Possedeva:
– Palazzo a Napoli in Via S. Biagio dei Librai;
– Vasta tenuta nel quartiere Capodimonte di Napoli, detta “Miradois”;
– Casino nobile con massaria e giardino che si trova ai piedi dell’Osservatorio astronomico tra il Moiariello e la salita di Capodimonte, ancora vi sussiste una ripida salita, denominata, “salita della Riccia”;
– Casino con giardino e cappella a Portici;
– Palazzi baronali ad Airola, Altavilla, Biccari, Riccia e il Palazzotto di Arpaia.
Per l’arredamento di questi edifici, Bartolomeo II si affidò all’ingegnere Felice Bottiglieri, che incominciò a lavorare per Bartolomeo II sin dal 1745.
Bartolomeo II fu grande amico del giovane re Carlo.
Un evento che segnò per sempre la sua vita fu la battaglia di Velletri dell’11 agosto 1744.
In uno scontro rimase ferito, per salvare la vita del re Carlo, che gliene fu sempre riconoscente.
Bartolomeo II per ricordare questo avvenimento incaricò il celebre Francesco De Mura di affrescare la volta del Salone delle Feste, nell’imponente palazzo
in Via San Biagio dei Librai.
Bartolomeo II morì a Napoli il 30 marzo 1792.
Oggi il suo corpo è sepolto nella Cappella del Crocifisso del Duomo di Napoli.