
- Questo evento è passato.
AIROLA. SABATO 22 GIUGNO IL CONVEGNO “VANVITELLANDO”
22 Giugno 2019

Nell’ambito della programmazione degli eventi previsti per la festa di “San Giovanni al Borgo”, si terrà Sabato 22 giugno alle ore 10,00 nella Sala Consiliare del Comune di Airola, in via Giacomo Matteotti, il Convegno “Vanvitellando”, ovvero Discutendo e Camminando sull’Acquedotto Carolino, opera Borbonica del grande architetto Luigi Vanvitelli del 1700 e dal 1997 Patrimonio Unesco.
Il Sogno lo è stato in passato per l’illuminato Re Carlo di Borbone e lo si vuol riproporre oggi alle istituzioni, nel progetto di Valorizzazione dell’acquedotto Carolino, che tale bene rappresenta nella sua unicità.
Interverrano al convegno oltre ai saluti del Sindaco Michele Napoletano, dell’assessore alla Cultura dott.ssa Angelina Capone e al Presidente della Pro Loco dott. Ettore Ruggiero, i seguenti Relatori: Capodelegazione FAI avv. Patrizia Bonelli; l’Onorevole Pasquale Maglione; Pres. Ass. Taburno Trekking Montesarchio Mario Cecere; arch. Francesco Colussi responsabile Mostra acquedotto Carolino; Pres. UNPLI BN dott. Antonio Lombardi. Il dibattito sarà moderato dall’arch. Roberto Stallone coordinatore del Progetto “Vanvitellando”.
Solo il sogno impossibile di un Re e di un Architetto e la loro capacità di guardare lontano ed in grande, potevano consentire la realizzazione di un opera monumentale, la più grande opera pubblica dell’Europa del 1700. Trentotto km di condutture per portare l’acqua dal Taburno a Caserta.
Solo il sogno impossibile di un Re e di un Architetto e la loro capacità di guardare lontano ed in grande, potevano consentire la realizzazione di un opera monumentale, la più grande opera pubblica dell’Europa del 1700. Trentotto km di condutture per portare l’acqua dal Taburno a Caserta.
I calcoli di Vanvitelli e dei suoi collaboratori e l’abilità delle maestranze hanno consentito di superare tutte le difficoltà, particolarmente quella di riuscire a dare al condotto una pendenza media di solo mezzo millimetro per metro di percorso.
Tutto parte dalla foresta del Taburno, Riserva Reale o Real Proprietà che con i suoi 650 ettari di bosco rappresenta la grande riserva d’acqua delle sorgenti del Fizzo, che grazie alla ricca vegetazione della macchia mediterranea, completata da piante officinali, querce, ginestre, castagni, lecci, faggi, pini, abeti, acero e carpino e dove in maggio inoltrato ospitano stupende fioriture di Viole e di Orchidee. E’ qui che ha origine il sogno.
La portata dell’acquedotto è così importante che serve i centri di Sant’Agata dei Goti, San Leucio di Caserta ed ai suoi mulini per la produzione delle seterie; alle vasche, alle fontane, alle peschiere, ai giardini e agli impianti idrici dell’intera Reggia e della città di Caserta, fino a servire il palazzo Reale di Carditello, oltre ad irrigare i campi agricoli, all’abbeveraggio del bestiame, per poi essere immessa nell’acquedotto Carmignano che portava l’acqua a Napoli.
Ciò che rende eccezionale questa grande opera è di essere unica nel suo genere, un percorso di 38 km, puntellato da paesaggi incantevoli, a tratti fiabeschi, tra colline verdi lussureggianti dove colori, profumi, storia e cultura, regalano un paesaggio incontaminato e dove lungo il percorso è possibile ammirare una delle opere grandiose dell’epoca “ i ponti della valle “ che con i suoi 529 metri di lunghezza, fu il ponte più lungo d’Europa, all’epoca, e con triplici arcate in numero di. 19; 29, 43 dal basso verso l’alto – ricalca quelli romani ma li supera in grandiosità.
Il sogno Vanvitelliano prende corpo con le grandi e magnifiche architetture dei Palazzi Reali di Carditello e della Reggia di Caserta, del progetto Illuministico delle Seterie di San Leucio, e dei Centri storici dei più belli d’italia quali Sant’Agata dei Goti e Caserta Vecchia.
Questo è il sogno da realizzare, racconta l’architetto Roberto Stallone responsabile del progetto “Vanvitellando”, l’acqua della sorgenti del “Fizzo” ancora oggi scorrono nelle condotte dell’antico acquedotto, consentendo alle cascate della Reggia di Caserta di mantenere l’antico splendore.
Oggi dobbiamo semplicemente “sognare” di nuovo per realizzare un grande progetto, l’idea nel nostro caso si inverte, l’acqua si trasforma in “flusso turistico” la sorgente è la Reggia di Caserta da dove parte il turista, che dopo aver ammirato il palazzo Reale, viene introdotto in una passeggiata pedo-ciclabile, verso la sorgente del Fizzo, lungo il percorso dell’acquedotto Carolino, per attraversare e scoprire le emergenze storiche, architettoniche, e paesaggistiche uniche nel suo genere, e sopra descritte.
Oggi grazie all’impegno delle associazioni “San Giovanni al Borgo” e “Taburno Trekking Montesarchio” si potrà riscoprire tale bene prezioso, Patrimonio Unesco dal 1997, che sarà fruibile per la giornata di Domenica 23 Mattina, con una passeggiata, suddivisa in tre percorsi:
– Percorso breve: Partenza ore 7,30 dal Ponte Carlo III al Torrino n.14 ( laghetto di Moiano) distanza km.3
– Percorso medio: Percorso medio: Partenza ore 9,00 dal Torrino n.14 (laghetto di Moiano) al Torrino n.20 di Sant’Agata dei Goti, km.11
– Percorso Intero : Percorso breve + percorso medio, distanza km.14, rientro ore 14,00
( munirsi di abbigliamento idoneo quale calzature idonee, cappellino, acqua, spuntino ) Contributo volontario per bus di rientro al punto di partenza Euro 3,00
Ai fini organizzativi è utile la prenotazione telefonica,
per info cell Mario Cecere cell 3387003535
Htpp://www.taburnotrekkingmontesarchio.it